Dal villaggio di pescatori alla fortezza spagnola di Longone, questo splendido territorio racchiude tesori storici e naturali di grande valore, tutti da scoprire.
Porto Azzurro un piccolo gioiello situato nel versante centro-orientale dell’isola D’elba, l’isola più grande dell’Arcipelago Toscano.
Un borgo di pescatori che non stanca mai, in grado di offrire un’enorme varietà di paesaggi, profumi, colori e sensazioni sempre diverse.
Circondato da acque di un blu intenso e profondo, come non se ne trovano in altri luoghi, si sposa perfettamente con il verde rigoglioso della macchia mediterranea che lo incornicia. Panorami spettacolari grazie alla costa a strapiombo sul mare che apre lo sguardo dal faro di Capo Perla fino al promontorio della Costa dei Gabbiani.
L’origine del paese risale al 1600, quando gli spagnoli costruirono la loro Fortezza sul promontorio per difendersi dai predatori e controllare dall’Isola d’Elba il passaggio delle flotte militari sul canale di Piombino.
Il territorio del comune di Porto Azzurro, prima unito con il territorio del comune di Capoliveri, fu tracciato dal 1906, quando Capoliveri diventò territorio indipendente e i longonesi si concentrarono nella baia, ottenendo, nel 1947, di cambiare il nome da Porto Longone a Porto Azzurro, come riferimento al suo golfo sempre azzurro.
Porto Azzurro si presenta come un caratteristico borgo di pescatori circondato da acque di un blu intenso e profondo, come non se ne trovano in altri luoghi, che si sposa perfettamente con il verde rigoglioso della macchia mediterranea che lo incornicia. Come il resto dell’isola, che nei mesi estivi vede sbarcare sulle sue coste fino a 200mila visitatori, anche Porto Azzurro è riuscita a coniugare sviluppo turistico e salvaguardia di un territorio ricco e prezioso, ancora incontaminato.
Il tesoro di porto azzurro: una delle più belle leggende dell’isola d’elba
Le spiagge di Porto Azzurro sono alcuni degli inestimabili tesori naturalistici che l’isola d’Elba possa offrire a tutti i suoi visitatori. Eppure, di tesoro potrebbe essercene anche un altro. Stavolta molto più “classico”. Infatti quella del tesoro di Porto Azzurro è una delle leggende più caratteristiche dell’intera isola d’Elba.
Vuole la leggenda che Ferdinando IV re di Napoli volesse mettere al sicuro i suoi oggetti più preziosi e numerose quanto inestimabili opere d’arte. Le caricò tutte su una nave diretta a nord, pensando di aver risolto il suo problema. Ma il Polluce (il nome della nave) affondò nella rada di Porto Azzurro.
Da quel momento, si sono susseguiti racconti di tesori meravigliosi inabissati; tanti i tentativi per recuperare le meraviglie, ma fin’ora, nulla è stato trovato, forse gli abitanti di Porto Azzurro sperano ancora oggi che il loro amato mare possa restituire, se non tutto, almeno qualcosa del suo inestimabile tesoro. Un tesoro che resta nell’immaginario degli abitanti tra leggenda e mistero ma che continua ad affascinare.