L’andamento del mercato immobiliare

Oggi sono qui per rispondere ad una delle domande che mi viene posta più frequentemente in assoluto, specialmente quando qualcuno viene a conoscenza del mio lavoro di Consulente Immobiliare: “Come va il mercato?”

L’andamento del mercato immobiliare è un argomento che suscita sempre molto interesse, sia in chi deve vendere casa che in chi sta pensando di acquistare, ma anche per pura curiosità: in qualche modo si lega ad esso lo stato del Paese e più in generale le prospettive di ripresa dell’Italia.
Le riviste di settore, così come i giornali e i quotidiani ci mostrano spesso statistiche e dati, risultati di indagini ISTAT o quotazioni medie rilevate dall’Agenzia delle Entrate; a tutto questo noi leghiamo, solitamente, la percezione del mercato. Dobbiamo però ricordare che in questi casi si parla di articoli generalizzanti, che mediano informazioni relative al territorio nazionale intero e che in quanto tali mostrano risultati falsati nelle microaree di nostro interesse. Già nella stessa Capitale, ad esempio, la risposta del mercato varia notevolmente da quartiere a quartiere.

Quindi, a chi mi pone questa domanda, la risposta più semplice che posso dare è che “Dipende”: dipende dalle nostre esigenze e dai nostri progetti.

Per chi deve vendere, sappiamo bene che non sono anni positivi. Per chi deve comprare, al contrario, sono anni fantastici.

E nel caso in cui chi vende debba anche ricomprare? È chiaro che la situazione è diversa: anche in questo caso, il periodo è ottimo.
Anche se la nostra casa sarà venduta ad un prezzo un po’ più basso, quello che perderemo lo riguadagneremo acquistando un altro immobile ad un prezzo conveniente.

Se vogliamo parlare di dati, analizzando quelli forniti dall’Agenzia delle Entrate, notiamo che nel primo trimestre del 2016 i prezzi degli immobili sono scesi di un ulteriore 0,4%: è una cifra impercettibile da un comune acquirente, ma indica che ci vorrà ancora del tempo prima che si inverta la tendenza. Al contrario, è sensibilmente aumentato il volume delle compravendite in tutto il settore residenziale: circa il 20,6% rispetto allo stesso periodo del 2015.

Possiamo quindi parlare di euforia immobiliare?
Per il momento è bene guardare alla questione solo con “cauto ottimismo”. Questa leggera ripresa è data da tanti fattori, tra i quali i prezzi decisamente più bassi del passato, l’instabilità della Borsa e l’atteggiamento bancario. È un dato oggettivo, infatti, quello che indica che le banche di oggi siano molto più disposte ad erogare finanziamenti rispetto agli ultimi anni. Questo, insieme ai tassi di interesse che sono arrivati ai minimi storici, influisce fortemente sul numero delle trattative.

L’aumento delle vendite porterà ad un aumento dei prezzi? Tendenzialmente no, è ancora presto. In vendita ci sono ancora moltissimi immobili, troppi rispetto alla domanda.
Se continuerà l’incremento delle vendite, allora sarà probabile che nei prossimi anni assisteremo anche ad un incremento graduale dei prezzi. I livelli di crescita immobiliare dei primi anni dopo l’ingresso in euro rimarranno comunque quasi impossibili da ripetere.

Al prossimo appuntamento!

Francesca

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