Quando sia le planimetrie catastali che la descrizione dell’unità immobiliare presenti nella banca dati dell’Agenzia del Territorio corrispondono alla realtà e coincidono con quanto presente in Comune, possiamo parlare di regolarità catastale.Quando però si effettuano delle modifiche alla casa bisogna depositare la variazione al Catasto Edilizio Urbano entro trenta giorni dalla fine lavori.
Vediamo insieme 6 casi nei quali è necessario richiederla:
Realizzazione dell’open space
In un progetto di ristrutturazione capita spesso di prevedere l’accorpamento dei vani cucina, soggiorno e corridoio per ricavare un moderno open space. In questo caso è necessario denunciare all’Agenzia del Territorio la modifica della planimetria dell’abitazione affinché ci sia corrispondenza tra lo stato effettivo e la documentazione in banca dati anche se il numero complessivo di vani potrebbe non diminuire se l’open space è molto ampio in relazione alla parametrazione catastale.
Costruzione di cabina armadio in muratura
Anche nel caso si ricavi una cabina armadio in muratura all’interno della camera è necessario presentare la variazione catastale perché si aggiunge uno spazio separato in più rispetto alla casa. La cabina armadio pesa sul numero dei vani catastali come un terzo di vano per cui si potrebbe avere un aumento della rendita oltre che una variazione della pianta. Nel caso di realizzazione di cabine armadio in cartongesso o legno invece è da valutare bene, in relazione a tipologia e dimensioni, per capire se è dovuta la variazione o meno anche se nella prassi si tende oggi a indicarle in planimetria.
Attrezzare il bagno secondario
Come la realizzazione della cabina armadio anche ricavare un secondo bagno comporta l’aumento di un terzo di vano della rendita catastale, a meno che non si tratti del solo rifacimento del bagno esistente, già presente in catasto e senza modifiche alla posizione e alla dimensione delle porte e delle finestre.
Recuperare il sottotetto
Recuperare la soffitta per trasformarla in una mansarda accogliente è di fatto un ampliamento dell’abitazione che comporta per certo un aumento della rendita catastale perché la soffitta ha una rendita inferiore rispetto agli spazi destinati a civile abitazione. Da tenere a mente che eventuali porzioni di sottotetto con altezza inferiore a 150 cm non incidono sul valore catastale.
Montare la veranda
La chiusura di spazi tramite il semplice montaggio di infissi vetrati per ricavare una veranda abitabile o un giardino di inverno comporta comunque un aumento della rendita catastale, con presentazione della variazione, perché si amplia il volume dell’abitazione. Il peso di questo aumento di numero dei vani, però, dipende dalla destinazione d’uso. Se questo spazio è utilizzato come prolungamento della casa per ricavare un salotto o uno studio è da inserire nei vani principali mentre se è adibito a serra o giardino d’inverno è da censire come vano accessorio secondario, con rendita inferiore.