Apologia della bellezza in uno scatto del 1984.
In questa foto Virna Lisi posa su una Vespa nel quartiere Coppedè, a Roma.
Virna Lisi era approdata nella Capitale da Jesi, ancora bambina, insieme alla famiglia. Qui ha vissuto tutta la sua vita assieme al marito Franco Pesci, architetto romano e allora presidente dell’As Roma, sposato il 25 aprile del 1960. Nonostante il successo, la bellissima attrice ha sempre condotto un’esistenza appartata nella sua casa in via Salaria di fronte a Villa Ada.
Proprio nel quartiere Trieste sorge il magnifico complesso di edifici Coppedè, che pur non essendo propriamente un quartiere venne così chiamato dallo stesso architetto che lo ha progettato nel secondo decennio del XX secolo e da cui prende il nome: Gino Coppedè. È composto da diciotto palazzi e ventisette tra palazzine ed edifici disposte intorno al nucleo centrale di piazza Mincio, dove nel 1924 fu installata la Fontana delle Rane (celeberrimo il bagno che i Beatles vi fecero, ancora vestiti, dopo il concerto tenuto nella vicina discoteca Piper).
L’architettura che caratterizza questo complesso residenziale esula qualunque tipo di definizione di specie: è un elegante e particolarissimo misto di modernismo, kitsch, stile Liberty e neogotico.
L’edificio che meglio comprende tutte le peculiarità architettoniche del “micro-quartiere” è senza dubbio il “Villino delle Fate”: una fiabesca costruzione con un’architettura complessa e più che mai variegata, tra loggiati irregolari, scalinate, archi e tettoie. Perfino le pareti sono decorate da originalissimi fregi dai più svariati soggetti: campi di fiori ed immagini urbane, storie tipicamente medievali e figure geometriche.
A seconda dell’ora del giorno o della notte in cui si visita il quartiere e della luce che li esalta, si scoprono diversi e nuovi particolari degli elementi decorativi così caratteristici di questo gioiello nel cuore di Roma. Un posto dove vale la pena fare due passi almeno una volta nella vita.