Cedolare secca per affitti commerciali… Finalmente è applicabile!
Ma in cosa consiste?
Dal 1 gennaio 2019 è stata introdotta la cedolare secca anche per gli immobili commerciali locati, ed appartenenti alla categoria catastale C1. Intanto è bene comprendere che la cedolare secca per i negozi è un’imposta piatta, ossia una flat tax.
Grazie a questa normativa, i proprietari di immobili locati per fini commerciali, siano essi uffici capannoni o negozi, potranno decidere come tassare il loro reddito prendendo due strade diverse.
In un caso sarà possibile tassare il reddito prodotto a seguito della locazione mediante le aliquote ordinarie e scaglioni Irpef, dall’altro lato, invece, utilizzare la cedolare secca per negozi al 21%.
La scelta per la cedolare secca implica la rinuncia alla facoltà di chiedere l’aggiornamento del canone di locazione incluso l’adeguamento annuale Istat , anche se previsto nel contratto, per tutta la durata dell’opzione.
Permette inoltre di risparmiare poiché non prevede il pagamento dell’imposta di registro e bollo e delle tasse legate alle risoluzioni e proroghe dei contratti di locazione.
Può essere applicata sia ai contratti tra privati che a quelli tra privati e società.
Prevede però alcuni vincoli:
- non si può applicare ad immobili di superficie superiore ai 600 mq,
- non si applica ai contratti stipulati con data antecedente il 1 gennaio 2019,
- non si applica ai contratti stipulati nel 2019 se alla data del 15 ottobre 2018 risulti in essere un contratto non scaduto tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile interrotto in anticipo rispetto alla naturale scadenza. Se cambiano in tale periodo i soggetti giuridici invece, la cedolare secca può nuovamente essere applicata.
Spero con questo approfondimento di aver fatto un po’ di chiarezza sull’argomento…ma rimango sempre a disposizione per eventuali domande o dubbi da risolvere.
Francesca