Canone concordato: vantaggioso per tutti, sia per il proprietario che per il coinquilino.
Quando si parla di contratti di locazione, spesso le molte alternative e i diversi tipi di contratto da applicare possono creare confusione ecco perché oggi ho deciso di fare un po’ di chiarezza parlandovi del contratto a canone concordato, che risulta essere una possibilità interessante e vantaggiosa sia per il proprietario che per l’inquilino.
Innanzitutto capiamo cos’è, quando si applica, come viene calcolato e per quali case può essere applicato.
Con l’espressione “canone concordato” si indica genericamente una tipologia di contratto di affitto, che si caratterizza per l’importo calmierato e fisso che l’inquilino corrisponde al proprietario dell’immobile: l’ammontare è sempre compreso tra una cifra minima e una massima stabilite dagli Accordi Locali.
Gli Accordi Locali (o Accordi territoriali) sono a loro volta stretti in ogni città tra le rappresentanze e le organizzazioni sindacali sia di proprietari sia di inquilini.
Nel fissare gli importi – solitamente più bassi rispetto ai prezzi di mercato – si tiene conto di molteplici fattori, come la condizione dell’immobile, la sua posizione e la zona o il quartiere del Comune in cui è collocato.
Tali valutazioni cambiano da regione a regione e quindi è facile capire come non esista una formula generica per il calcolo del canone concordato. Al contrario è necessario calarsi di volta in volta in diversi contesti e considerare più variabili, a partire dall’area geografica di interesse e dai conseguenti Accordi Locali
Ecco perchè il canone concordato è vantaggioso per tutti!
Quando si può applicare e quanto dura un contratto a canone concordato?
Questo tipo di contratto si può applicare a qualsiasi proprietà privata concessa ad uso abitativo, transitorio o a studenti universitari. Pertanto si possono stipulare contratti a canone concordato sia per un intero immobile sia per una o più stanze.
Anche la durata del canone concordato è definita da precise indicazioni di legge, che prevedono diverse formule:
- 3 anni + 2 anni di rinnovo automatico per le abitazioni;
- da 6 a 36 mesi per gli studenti universitari;
- da 30 giorni a 18 mesi per i contratti d’affitto transitori
Per il proprietario: cedolare secca con canone concordato e vantaggi fiscali
Il proprietario che decide di stipulare un contratto di locazione a canone concordato può godere di detrazioni e di vantaggi fiscali. Uno dei più evidenti e apprezzabili è quello che riguarda la cedolare secca al 10%, confermata ancora per tutto il 2021.
Le agevolazioni per gli inquilini
I vantaggi di un contratto di locazione a canone concordato sono evidenti per l’inquilino, che può infatti affrontare spese di affitto più contenute. A differenza di un contratto d’affitto a canone libero, in cui la contrattazione con il proprietario segue i prezzi di mercato in caso di canone concordato l’importo è compreso in una determinata fascia di prezzo
Per stipulare un contratto d’affitto a canone concordato una volta raggiunto l’accordo tra le parti, si dovrà sottoscrivere il contratto e poi provvedere alla registrazione all’Agenzia delle Entrate e ad esso dovrà essere allegata attestazione della rispondenza del canone ai contenuti degli accordi. Si dovrà inoltre specificare che si opterà per “Opzione Cedolare Secca” per avvalersi di questa agevolazione fiscale.
Spero di esservi stata di aiuto…
Alla Prossima
Francesca
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